Spett.le
Regione Lombardia
DIREZIONE
GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE
VALUTAZIONE
E AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI
VALUTAZIONE
DI IMPATTO AMBIENTALE
All’att.ne
dell’ASSESSORE
CLAUDIA
MARIA TERZI
OGGETTO: Procedura di valutazione d’impatto ambientale relativa al
progetto di una nuova discarica controllata per rifiuti speciali non pericolosi
in località Bosco Stella, nei Comuni di Paderno Franciacorta e Castegnato.
Rif. S.I.L.V.I.A. – Procedura
R517
Proponente: APRICA S.p.A. –
Gruppo A2A.
Fermo restando che, come espresso
nell’osservazione depositata, riteniamo che le integrazioni prodotte dal
proponente lo scorso ottobre 2014 si configurino come un nuovo progetto o
quantomeno come modifiche sostanziali del progetto originario e quindi
necessarie di una nuova istanza;
A seguito dei pareri espressi
dagli Enti e dal Gruppo di Lavoro Regionale coinvolti nel procedimento di VIA
dopo la conferenza dei servizi dello scorso 24 settembre 2015;
In vista del pronunciamento
definitivo da parte di Regione Lombardia in merito al procedimento di cui
all’oggetto;
I Comitati Salute e Ambiente di
Ospitaletto, Castegnato, Paderno Franciacorta e Passirano, Le esprimono e
ribadiscono quanto segue:
1) Il perentorio parere negativo
dell’ ASL di Brescia che recita “...pur
prendendo atto della modifica del progetto, con la riduzione della volumetria
di rifiuti conferibili e conseguentemente la riduzione di impatto ambientale,
si ritiene che l’impatto cumulativo degli impianti esistenti non consenta
ulteriori aggravi, anche se modesti, di inquinamento ambientale con pregiudizio
sulla salute..” e definisce “..l’intervento proposto non sostenibile
sotto il profilo igienico sanitario…”;
e la conferma delle criticità
presenti da parte di ARPA che conclude il proprio parere con: “preso atto delle modifiche progettuali
apportate, che hanno comportato una riduzione dell’impatto ambientale atteso, si
evidenziano ancora, tuttavia, le criticità indicate nella presente relazione”
e quindi non ancora superate (n.d.r.);
che sono gli Enti preposti alla
tutela della salute pubblica e del rispetto ambientale in ogni sua matrice,
confermano quanto da noi ripetutamente sostenuto e documentato nel corso degli
anni dell’iter di questo procedimento, ovvero la sua insostenibilità e ci
auspichiamo dunque la conferma del diniego da parte di Regione Lombardia.
2) Esprimiamo perplessità sulle
diverse “sfumature” di alcuni pareri del gruppo di lavoro Regionale fra cui
quello della D.G. Agricoltura che rispetto al parere espresso nel 2012 in cui
affermava “..Sulla base degli elementi
sopra riportati, in particolare si sottolinea che:
• l’attività estrattiva dell’ATEg10 in essere che interessa i comuni di
Paderno Franciacorta e Castegnato, è soggetta ad una prescrizione di
restituzione delle aree ad uso agricolo, come previsto dalla Programmazione del
Settore Cave vigente, e risulta essere coerente con la vocazione del territorio
e con le politiche della DG Agricoltura;
• l’agricoltura di pregio (DOC, DOCG), che insiste nel solo comune di Paderno
Franciacorta, rende necessaria una particolare tutela e valorizzazione
coerentemente a quanto espresso del dlgs 228/2011. Pertanto si ritiene non
opportuna la localizzazione ed esercizio della discarica di cui trattasi nelle
aree di pregio con le caratteristiche sopra indicate”;
nell’ultimo parere espresso
afferma: “La scrivente D.G. Agricoltura,
considerata la vicinanza a territori con produzioni agricole di pregio,
auspicherebbe il recupero delle aree ad uso agricolo, come peraltro previsto
dal piano cave dell’ATEg 10. Qualora non fosse confermato il recupero ad uso agricolo,
a maggiore protezione del territorio rurale e delle produzioni di pregio
presenti nell’area circostante, si ritiene necessario prevedere,
preliminarmente all’inizio delle opere, la realizzazione di barriere vegetali
con funzione di contenimento alla dispersione delle polveri. Tali barriere
svolgerebbero inoltre una funzione di mascheramento visivo.
S’invita inoltre a valutare la possibilità di riqualificare le aree
agricole circostanti proponendo, nel raggio di almeno 1,0 km dalla discarica,
il ripristino del tessuto di filari e siepi al contorno degli appezzamenti e
lungo i fossi irrigui e colatori, da realizzarsi mediante accordi con i singoli
proprietari terrieri.
Si raccomanda che, per la sistemazione a verde, vengano utilizzate
essenze arboree e arbustive autoctone che rispettino la normativa di settore.”
E quello del settore Cave che nel
2012 recitava : “…Premesso quanto sopra,
si esprime parere favorevole al progetto esaminato, con la condizione che la
destinazione finale dell’area sia a
uso agricolo, come previsto dal Piano cave, ferma restando la conferma, nel
gruppo di lavoro, da parte della struttura proposta, sull’effettiva
compatibilità del riutilizzo agricolo dell’area con la realizzazione della
discarica in argomento.”; mentre ora afferma: “...Sono altresì confermate le previsioni relative al recupero finale
dell’area, con particolare riferimento alla destinazione finale: nel progetto
non è indicato un uso specifico, successivo alla fase di gestione
post-operativa, ma si fa riferimento a un recupero a verde dell’area, con
possibile fruizione a uso ricreativo o didattico. Premesso quanto sopra, si
conferma il parere favorevole già espresso con nota prot. reg. n.5368 del 13
marzo 2012, fermo restando il necessario raccordo tra il progetto in esame e
quello relativo all’attività di cava già autorizzato fino al 31 dicembre 2019.
Si conferma, altresì, la richiesta che la destinazione finale dell’area sia, per quanto compatibile, a uso
agricolo.”
Non ci risulta che le condizioni
territoriali siano cambiate dal 2012 ad oggi, anzi, anche la Provincia di
Brescia rispetto al parere espresso nel 2012, in quello attuale nel paragrafo
“criteri localizzativi in materia di impianti di gestione rifiuti” afferma: “..a seguito della verifica sul portale
SIARL (Sistema Integrativo Agricoltura Lombardia) delle particelle (anno 2010)
incluse nel buffer di 300 m dal perimetro dell’impianto in progetto, ne sono
state individuate 2 (comune di Paderno Franciacorta, foglio 10, mappali 26 e
36), limitrofe al buffer, coltivate a vigneto che distano rispettivamente 350 e
303 metri. Considerato l’errore standard di sovrapposizione del catasto e dell’ortofoto,
tanto si segnala per un eventuale approfondimento….”,come peraltro
evidenziato anche nelle nostre osservazioni già depositate e poco significativa
nella sostanza risulta l’esclusione da parte del proponente della porzione di
territorio in Comune di Paderno Franciacorta quasi a volerne eludere la
presenza, come se il contesto di localizzazione possa riferirsi ai confini
amministrativi senza tener conto della globalità dell’ambiente circostante.
Questo in perfetta coerenza con la secretazione dello studio relativo alla “analisi
delle alternative” per la scelta del sito più idoneo che non ha permesso, come
riportato anche nel parere di ARPA, agli Enti di esprimersi in merito.
Alla luce delle considerazioni
fatte, dei pareri espressi dagli Enti e dal Gruppo di Lavoro Regionale e delle
osservazioni già depositate, i Comitati
Salute e Ambiente di Ospitaletto, Castegnato, Paderno Franciacorta e Passirano,
RITENGONO
Non vi siano più dubbi in merito alla
inadeguatezza del sito di Bosco Stella per la realizzazione di una nuova
discarica e
CHIEDONO
Che l’Assessore Competente Claudia Maria Terzi,
vigili affinchè tutte le criticità presenti, unitamente all’iter procedurale
che rende inequivocabilmente anacronistico il progetto in netto contrasto con i
limiti di pressione massima sopportabili in base al vigente Piano Regionale di
Gestione Rifiuti portino alla
CONFERMA
Del diniego espresso dalla regione Lombardia
col preavviso lo scorso luglio 2014.
Ospitaletto 21/10/2015
Ringraziando per la disponibilità
I Comitati Salute e Ambiente di
Ospitaletto, Castegnato, Paderno Franciacorta e Passirano.
Referente:
Giuseppe Antonini
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