Per tre di loro (Bosco Stella, Castella e Cerca di Travagliato)
il Pirellone ha dato un primo parere negativo
Il cratere di Montichiari che dovrebbe ospitare la Padana Green, 1 milione di metri cubi di scorie d’amianto shadow.
Nuove domande
A2A AMBIENTE (discarica Bosco Stella): da 8
anni è in corso la procedura di Via (valutazione d’impatto ambientale)
per una nuova discarica per rifiuti speciali non pericolosi nei comuni
di Paderno Franciacorta e Castegnato, presentata da A2A Ambiente spa in
data 20 luglio 2006. Dopo il no di Arpa, Asl, Provincia, comuni, a
luglio la Regione ha dato il preavviso di giudizio negativo. Ma il
progetto (passato da 4 a 2 milioni di metri cubi di rifiuti) non è stato
stralciato. A2A ha depositato nuove osservazioni e controdeduzioni,
delle quali è in corso la valutazione.
CASTELLA – Rezzato: è in corso procedura di
Via relativa al progetto di una “nuova discarica per rifiuti speciali
non pericolosi (2 milioni di mc) ed annesso impianto di trattamento di
rifiuti speciali non pericolosi” in comune di Rezzato, presentata da
Castella srl, in data 27 lugli0 2011. Anche qui la Regione ha dato
preavviso di giudizio di compatibilità ambientale negativo; i termini
per la presentazione delle contro deduzioni scadono il 20 febbraio 2015.
PADANA GREEN – Montichiari: questa
richiesta (del 19 ottobre 2011) ha creato forti malumori a Montichiari
perché porterebbe sul territorio un altro milione di mc di scorie
d’amianto. È in corso il procedimento di Via e di Aia. In data 2
dicembre 2014 la Regione ha formalizzato una richiesta di integrazioni
alla ditta proponente. Secondo l’indice di pressione ambientale
introdotto dalla Regione nel 2013 non potrebbe essere realizzata. Ma la
domanda è precedente alla normativa.
CERCA – Travagliato: la domanda per lo
smaltimento di 467mila tonnellate di amianto risale al 9 agosto 2006.
Dopo un primo sì della Regione il Comune di Travagliato nel 2009 ha
vinto un ricorso al Tar avviando una procedura di esproprio. Anche la
Regione due anni fa ha comunicato il preavviso di diniego alla società
Cerca, la quale ha inviato le proprie osservazioni, sostenendo che non è
necessaria la disponibilità dell’area e che quindi l’esproprio attuato
dal Comune non è motivo di diniego. Si è quindi in attesa di altri due
ricorsi.
MONTICHIARI AMBIENTE – Montichiari: in
corso procedimento Aia avviato nel 2006 e sospeso in attesa di Via e
delle previsioni contenute nel Piano d’area di Montichiari. La discarica
per rifiuti speciali avrebbe dovuto sorgere a fianco di Cava Verde
(A2A) in funzione per anni e chiusa dal 20 marzo 2014.
Richiesta di ampliamenti
PORTAMB – Mazzano: l’impianto di
trattamento rifiuti (anche pericolosi) esiste già ma i privati
vorrebbero raddoppiarlo. La domanda di Portamb è del 9 dicembre 2011.
Regione Lombardia ha in corso la Via richiesto integrazioni documentali,
a seguito della prima fase istruttoria e del contraddittorio tra il
proponente e i soggetti che hanno presentato osservazioni; in data
11.12.2014 il proponente ha richiesto una proroga del termine per il
deposito della documentazione integrativa, che è stata concessa fino al
4.2.2015.
GEDIT – Calcinato: in corso la Via relativa
per l’ampliamento di una discarica di rifiuti speciali non pericolosi
sita in comune di Calcinato, Ampliamento della vasca 3 ed il sovralzo
delle vasche 1 e 2, presentato da Gedit spa, in data 16.5.2011 . Con
nota del 30.12.2014 la Regione ha riattivato la procedura di Via a
seguito del superamento del motivo ostativo da parte del settore
ambiente della Provincia di Brescia. Regione Lombardia ha richiesto i
contributi di competenza agli enti e al gdl regionale (scadenza
21.1.2015).
Richiesta di modifiche
ECOETERNIT – Montichiari: avviato il
procedimento di riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale
rilasciata nel luglio 2010. La società autorizzata a smaltire 867 mila
metri cubi di rifiuti (tra cui amianto) ha chiesto di smaltire nuovi
codici di rifiuti non pericolosi. Una modifica non sostanziale quindi.
La discarica funziona già (2 anni fa è finita anche sotto sequestro —
poi dissequestrata — per irregolarità nello smaltimento dell’amianto).
PROFACTA – Brescia: la discarica del gruppo
Faustini (80mila mc di amianto) c’è già: ha aperto due anni fa, è
finita sotto sequestro della procura perché — su denuncia dei comiati
ambientalisti — il fondo del sito era finito sott’acqua ed era troppo
vicino alle case. Dopo una lunga battaglia giudiziari è ancora in corso
il procedimento per il rinnovo dell’Aia.
Fonte: http://brescia.corriere.it di P.Gorlani
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