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17 luglio 2012.
PROVINCIA DI BRESCIA: ENNESIMA OCCASIONE “PERSA”.
Quella che si è consumata ieri alle 17.00 nella sala del Consiglio Provinciale durante la riunione congiunta delle commissioni provinciali ambiente e territorio a seguito del documento integrativo prodotto da A2A/Aprica in merito al procedimento di Valutazione di impatto ambientale in itinere in Regione Lombardia riferita alla richiesta autorizzativa di una nuova discarica in località Bosco Stella, è purtroppo l’ennesima farsa che ha visto, da una parte i consiglieri provinciali ribadire all’unanimità (con qualche distinguo al momento della votazione finale) la contrarietà alla realizzazione della discarica Bosco Stella, e dall’altra, dal tavolo che conta, i “tecnici” arroccati sulle loro posizioni con Assessore e Presidenti che non hanno fornito alcun segnale positivo.
In apertura viene data la parola ai tecnici presenti, Gareri, Davini e Felter secondo i quali il documento integrativo di A2A non aggiunge nulla per cui pensavano di non fornire alcuna integrazione al parere (inconcludente ed ambiguo) già espresso lo scorso marzo.
Puntuali, circostanziati e dettagliati gli interventi dei consiglieri che hanno evidenziato come il documento integrativo di A2A/Aprica metta in evidenza ed ammetta tutte le criticità del progetto di nuova discarica fino ad ora negate dal proponente, criticità emerse chiaramente anche dai pareri di ASL e ARPA chiedendo ai tecnici provinciali di esprimere una risposta e giungendo alla fine del dibattito alla votazione unanime di un ordine del giorno che prevede:
1) Documento delle commissioni che in merito al documento integrativo di A2A, esprima parere negativo;
2) Richiesta ai funzionari di produrre un documento di risposta;
3) Richiesta all’esecutivo provinciale di esprimere parere negativo;
4) Lettera di richiesta ai Sindaci di Brescia e Milano affinchè chiedano ad A2A il ritiro del progetto.
Unica discussione in merito punto 4 che ha visto i Consiglieri del PDL Invernici e Facchinetti contrari ad estendere l’invito al ritiro del progetto anche ai consigli di sorveglianza e di amministrazione di A2A (le cui nomine sappiamo benissimo come avvengono).
Ma le note dolenti arrivano come dicevamo in precedenza dal “tavolo che conta” con i tecnici che, come dice giustamente Mantelli chiedendo più volte che fosse messo a verbale, “hanno avuto un approccio diverso” a questo procedimento rispetto per esempio ai tecnici di ASL, ARPA, settore agricoltura della Regione, consulenti “tecnici” dei Comuni che indiscutibilmente negativi.
Con l’Assessore Romele che si limita a fare sintesi di quanto emerso dal dibattito e con il presidente di Commissione Marchioni che ad inizio seduta afferma “noi ci siamo già espressi due volte e se qualcuno vuole chiedere qualcosa in più deve rivolgersi altrove”.
Riteniamo inaccettabili, irrispettose e pilatesche le affermazioni di Marchioni ricordandogli che:
1) Chi siede a ricoprire cariche pubbliche è al servizio dei cittadini e non si deve sentire scocciato se, a fronte di un comportamento ambiguo di coloro che dovrebbero rappresentarli, i cittadini chiedono più incontri su uno stesso tema;
2) Continuiamo a fare pressioni sulla Provincia di Brescia perché è lì che si può mettere un paletto definitivo SE SI VUOLE contro l’approvazione del progetto della discarica Bosco Stella perché se
3) Non siamo così sprovveduti per non capire il gioco di rimpallo di responsabilità fra politica e tecnici per fornire un parere che lasci di fatto le mani libere alla Regione Lombardia e poter poi dire, noi comunque eravamo contrari.
Ci chiediamo se sia possibile, per fugare ogni dubbio sulla buona fede dei tecnici provinciali, che
Speriamo in un sussulto finale da parte di chi “decide” in Provincia di Brescia affinchè ci sia una presa di posizione netta di contrarietà che possa ridare fiducia ai cittadini nei confronti di chi è chiamato a rappresentarli.
Da parte nostra saremo vigili e pronti alla mobilitazione dei cittadini che non possono e non devono subire questo ennesimo scempio di un territorio martoriato che figura anche nell’elenco della recente dgr 23 maggio 2012 n. 3510 fra quelli con falda contaminata e che non può sopportare ulteriori pressioni ambientali.
Per i Comitati
Giuseppe Antonini
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