venerdì 8 giugno 2012

Centrale di Rodengo, Discarica Bosco Stella e Brebemi\Tav: il punto su tre grandi nocivita in Franciacorta


La trasmissione di Giugno 2012 della redazione Franciacortina si è soffermata sul riassumere e fare il punto su 3 grandi questioni ambientali aperte in Franciacorta:La l’iter autorizzativo della discarica Bosco Stella, ai confini fra i comuni di Castegnato, Paderno FC, Passirano e Ospitaletto, attende che la Regione Lombardia si esprima definitivamente. I comitati e le amministrazioni hanno finora incassato pareri i negativi dell’ASL e della Provincia (dopo il clamoroso pasticcio di alcuni mesi fa). Le iniziative proposte sono state molte e trasversali e i tempi si stanno prolungando di molto. Inoltre la cronaca degli ultimi giorni ci racconta come, la multiutility A2A, sia tornata all’attacco con un documento “tranquillizzante” in cui si chiede l’approvazione della discarica ma si lasciano inevasi molti dei temi sollevati dai cittadini. Con Giuseppe Antonini del Comitato Salute e Ambiente di Ospitaletto rifacciamo il punto di questa importante questione.La centrale a Biomasse di Rodengo Saiano è ancora sulla carta. Nonostante il TAR abbia negato la sospensiva chiesta dal Comitato Spontaneo l’azienda Paradello non ha ancora osato spostare nemmeno un sasso. Nel frattempo, dopo le molte iniziative promosse sul territorio, venerdì 8 giugno, nell’Auditorium San Salvatore di Rodengo verrà proposta la visione del film-documentario “Sporchi da Morire” di Marco Carlucci (presente alla setata insieme all’Ing. Massimo Cerami). Sentiamo Simona del Comitato Spontaneo No Centrale Biomasse di Rodengo Saiano.Il Tav è arrivato anche nell’Ovest Bresciano affiancandosi alla già cantierizzata BREBEMI. Insieme ai cantieri sono partiti gli illeciti e gli scarichi abusivi di rifiuti. E’ successo a Castrezzato, paese a sud di Chiari e Rovato, a poca distanza dal cantiere Locatelli dove sono stati buttate tonnellate di rifiuti e da cui è partita l’operazione giudiziaria che ha portato in carcere alcuni imprenditori e politici di spicco della Regione Lombardia. In questo caso si tratta di 150 metri cubi di scarti edili e ferraglia. Nulla di immediatamente pericoloso ma la dimostrazione di quanto ci sia di “mafioso” in ogni grande opera intrapresa nel nostro paese. Oltre all’impennata degli inquinanti (sia atmosferici che del suolo e delle acque) l’operazione di saccheggio del territorio portata avanti da Bettoni\Moretti\Monti sta rendendo invivibili ai cittadini interi territori prima agricoli, sta svuotando i già magri forzieri delle finanze pubbliche, sta incrementando il potere della criminalità al nord e, già si sta verificando, diminuendo il servizio ferroviario sulla tratta tradizionale Milano Venezia con la soppressione di corse e binari nella stazione di Chiari (declassata a scalo minore).
Fonte: Radio Onda d'Urto

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