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BOSCO STELLA:
LA PROVINCIA (anche se in ritardo) CHIAMA,
LA REGIONE NON RISPONDE.
Annullato l’incontro di lunedì 26 marzo in Broletto richiesto dal Presidente del Consiglio della Provincia di Brescia Faustini con “TUTTI” i rappresentanti bresciani in regione Lombardia per
parlare di “Bosco Stella” causa la MANCATA DISPONIBILITA’ di gran parte degli invitati.
Solo in quattro infatti si sono resi disponibili all’incontro: i soliti tre da sempre presenti, Francesco Patitucci, Gianbattista Ferrari e Gianni Girelli a cui si è aggiunto Mauro Parolini.
Apprezziamo il tentativo della Provincia anche se prendiamo atto che la Provincia di Brescia, a fronte di altisonanti dichiarazioni di contrarietà alla realizzazione della discarica
Bosco Stella, tramite il documento di valutazione di Impatto Ambientale
consegnato in Regione Lombardia lo scorso 2 marzo ed il documento prodotto il
14 marzo che ne conferma i contenuti a firma di tutti i responsabili dei settori
tecnici, dà mani libere alla Regione Lombardia per esprimersi nel procedimento
di Valutazione di Impatto Ambientale producendo un documento debole ed
inconcludente che esprime un parere/NON PARERE.
Appare chiaro che questo non può essere frutto dell’esclusiva incapacità dei funzionari (unici tecnici non in grado di esprimere un parere negativo) ma c’è una regia che tende ad
indirizzare il procedimento verso un percorso autorizzativo.
E’ altrettanto chiaro che questa regia ha un nome, un cognome, un ruolo e un’appartenenza politica e cioè Daniele Molgora Presidente della Provincia di Brescia della Lega Nord che segna
un’asse chiaro con l’Assessore Regionale Daniele Belotti, pure della Lega Nord
cui spetterà l’autorizzazione dell’impianto.
E’ avvilente constatare l’impossibilità di un intero consiglio provinciale di rappresentare e farsi
portavoce dei diritti della gente che vengono calpestati.
Se pur apprezzato, appare tardivo e non sappiamo che valenza possa avere, il tentativo della Provincia di “invitare” i rappresentanti bresciani in Regione per parlare di “Bosco Stella
quando la stessa Provincia non è stata in grado di fare ciò che DOVEVA fare, ma
siamo sconcertati dalla MANCANZA DI DISPONIBILITA’ all’incontro manifestata
dalla maggioranza di tali rappresentanti.
Non ci lasceremo gettare altro fumo negli occhi, vogliamo atti concreti non come la recente mozione approvata in Consiglio Regionale all’unanimità lo scorso 20 marzo dove, per trovare il
consenso di PDL e Lega Nord si è dovuto modificare un “impegno” richiesto alla Giunta ed al Presidente della Regione, in un “invito” a non fare approvare “Bosco Stella”. Fumo appunto ma concretezza “ZERO”.
E’ frustrante constatare come la politica che conta, che dovrebbe rappresentare i cittadini ed operare nel loro interesse, sia disposta con estrema disinvoltura a calpestare uno dei diritti
fondamentali, ossia la SALUTE, per soddisfare la fame economica di operatori
privati.
Come pure è stato frustrante leggere sulla stampa locale l’articolo in cui A2A/APRICA hanno elencato una serie di motivazioni per cercare di giustificare il progetto della discarica Bosco Stella.
Si tratta in realtà di una serie di “BUGIE” che ora rettificheremo punto per punto:
-) I rifiuti eventualmente
conferiti NON si riferiscono alla produzione in loco in quanto già l’Assessore
Regionale all’Ambiente Belotti ha dichiarato più volte, come risulta anche dai
verbali della Commissione Ambiente Regionale, che l’impianto serve per rifiuti
che verranno reperiti sul mercato “Regionale e Nazionale” e comunque la nostra
comunità ed il nostro territorio con le innumerevoli discariche GIA’ PRESENTI
hanno già contribuito alla causa non solo locale, ma nazionale ed
internazionale (rifiuti provenienti da Cernobyl conferiti in Bosco Sella, per
la maggior parte non impermeabilizzata);
-) NON E’ VERO che l’impianto
permetterebbe la bonifica dei siti contaminati esistenti (Pianera, Pianerino e
Vallosa in primis) perché i rifiuti stoccati in questi siti NON SONO
COMPATIBILI con quelli eventualmente conferibili in Bosco Stella ed inoltre i
200 mila mc “promessi” non sono che una piccola parte di ciò che è stoccato nei
siti contaminati. E’ evidente che non si può credere agli asini che volano. Come
si può pensare che venga diminuita la pressione ambientale bonificando 200 mila
mc per poterne conferire 4,5 MILIONI di mc?;
-) Il paesaggio NON ha bisogno di
essere rimodellato con false colline che fra l’altro NON SONO GIUSTIFICABILI in
quanto la natura dei rifiuti eventualmente conferiti NON COMPORTERA’
l’abbassamento del 30% come previsto nel progetto di A2A/APRICA ma, come
dimostrato dall’Ing. Micheloni in conferenza di concertazione in Regione
Lombardia, potranno comportare un abbassamento massimo dell’1% per cui non
serve una collina alta 20m dall’attuale piano di campagna;
-) Fa sorridere la famosa griglia di 70 siti (mai vista) dal confronto dei quali è emerso che Bosco Stella era il più idoneo e contrasta nettamente con quanto afferma l’ASL e cioè “LA
LOCALIZZAZIONE DI BOSCO STELLA NON E’ SOSTENIBILE DAL PUNTO DI VISTA SANITARIO” cioè NUOCERA’ ALLA SALUTE DELLA GENTE; ed è addirittura grottesco, ma forse spiega come A2A/APRICA sono giunte e scegliere Bosco Stella come sito ideale,
il fatto che si ritenga idoneo il sito per la presenza di molteplici criticità
(Bosco Sella, zona industriale di Passirano, ecc…) quando invece le criticità
presenti DOVREBBERO ESSERE FATTORE PENALIZZANTE per la scelta;
-) Le Amministrazioni Comunali di
Ospitaletto, Castegnato, Paderno e Passirano ed i Comitati Salute e Ambiente NON
hanno fornito osservazioni ad A2A/APRICA per migliorare la loro proposta
progettuale ma hanno chiesto loro IL RITIRO DEL PROGETTO ed anche le
Amministrazioni Comunali di Brescia e Milano, azionisti di A2A, hanno invitato
l’azienda a prendere in considerazione le richieste dei Sindaci dei Comuni
coinvolti, NON DI MODIFICARE IL PROGETTO;
-) La discarica E’ in Franciacorta e ricordiamo al Sig. Fulvio Roncari, Amministratore Delegato di
Aprica, che secondo i criteri localizzativi ATTUALMENTE IN VIGORE la discarica
Bosco Stella NON E’ autorizzabile in quanto c’è un principio ESCLUDENTE proprio
legato alla vicinanza dei vigneti del Franciacorta ma l’iter sta procedendo
grazie all’escamotage orchestrato ad arte da qualcuno, che fa sì che si faccia
riferimento per Bosco Stella a normative NON oggi in vigore, stabilendo la non
retroattività dell’attuale norma;
-) NON è vero che ASL e ARPA dicono che l’inquinamento della falda non dipende da Bosco Sella (la discarica per ¾ non impermeabilizzata) ma dicono che NON E’ DIMOSTRABILE che sia dovuto solo a Bosco Sella;
-) NON abbiamo bisogno di risorse derivanti dalla discarica per incentivare l’educazione ambientale ma avrebbe sicuramente un impulso ben maggiore in questa direzione la realizzazione del polo alternativo dell’energia proposto dalle Amministrazioni Comunali.
Quindi non vengano Provincia di
Brescia ed A2A/APRICA a gettarci fumo negli occhi e raccontarci una valanga di
frottole, è chiaro che i benefici economici, che vanno ben oltre i 200 milioni
di euro riportati nell’articolo, non vanno sicuramente a beneficio del
territorio e tanto meno dei cittadini che lo vivono.
Diciamo invece chiaramente che questo progetto NON scaturisce come soluzione ottimale (come invece vuole essere venduta da A2A/APRICA) conseguente ad un’analisi delle problematiche di
gestione dei rifiuti, ma PRIMA “qualcuno” ha promesso la realizzazione della discarica e poi nel corso degli anni si è cercato di costruirci un progetto intorno che ne giustificasse la scelta, ma tutto questo solo per garantire interessi economici PRIVATI a discapito della tutela del territorio e della SALUTE DEI CITTADINI.
Non ci stiamo e non lo permetteremo, noi e le Amministrazioni Comunali abbiamo chiesto forte e chiaro “IL RITIRO DEL PROGETTO” e non perché siamo dei fanatici terroristi ambientalisti
capaci di dire solo di no a priori ma perché siamo confortati dalla certezza di
essere nel giusto per tutte le motivazioni che da sempre (le Amministrazioni
Comunali e l’ASL sin dal 2006) urliamo a sordi che non vogliono sentire.
Ringraziando per l’attenzione cogliamo
l’occasione per porgere cordiali saluti.
Per i Comitati Salute e Ambiente
Giuseppe Antonini
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