NOI DICIAMO BASTA ALLE DISCARICHE
A nome dei comitati Salute-Ambiente di Ospitaletto-Castegnato-Paderno e Passirano, voglio ringraziare il presidente della commissione Monguzzi e tutti i consiglieri per averci concesso attraverso questo incontro, la possibilita’di portare alla vostra conoscenza i nostri disagi e le nostre ragioni.Le stesse ragioni e la stessa richiesta che abbiamo posto all’amministrazione Bresciana ed al sindaco Paroli altro detentore del 27.5% dell’azionariato di A2A e richiedente (per mezzo di Aprica SPA) la concessione per la nuova discarica Bosco Stella. .Il territorio in questione,anche se fa parte della prestigiosa Franciacorta,(una Franciacorta troppo sfruttata e poco protetta)che tutti dovremmo sentire il dovere di tutelare(non solo per gli interessi economici)ma anche per la particolarità del paesaggio ,per il turismo ed ovviamente anche per la viticoltura,se vogliamo che il vino rimanga veramente DOCG.La zona in particolare che comprende i paesi di Ospitaletto-Castegnato-Paderno e Passirano,e’ martoriata da una miriade di discariche(piu’ di 20)costruite senza le necessarie precauzioni volte a tutelare la salute dei cittadini residenti che con queste problematiche devono conviverci.Di queste discariche, ben 11 sono sul territorio di Castegnato e complessivamente occupano il 4% dell’intero territorio con un volume di rifiuti stoccato pari ad oltre 1500 metri cubi procapite, riempite negli anni 60-70 e metà 80 senza nessun controllo e che oggi danno notevoli problemi ambientali, con gravi ripercussioni sulla salute delle popolazioni.Velocemente ,visto che purtroppo le oltre 20 discariche di cui vi parlavo non sono virtuali le vado ad elencare:la "discarica Vallosa" nel comune di Passirano (circa 33.000mq), per la quale, a seguito del ritrovamento nel sangue di alcuni abitanti della frazione Vallosa di notevoli quantità di PCB (tra l'altro presente fin nelle falde più profonde), vige un’ordinanza sindacale che vieta il consumo di prodotti agricoli coltivati in loco;
la "discarica Pianera (5ha) e Pianerino (2,7ha)" a Castegnato, tutte già ricomprese nella perimetrazione del sito di interesse nazionale "Brescia-Caffaro", ai sensi della Legge n. 179/02, e per le quali risulta accertata la presenza di sostanze tossiche e di PCB, nonché già sottoposte a sequestro da parte della magistratura fino al 2010;
l'ex cava "Sorelle Vianelli" (in cui sono stati scaricati in modo incontrollato rifiuti industriali) e l'area sita in via "Cascina Croce" dell'immobiliare Franciacorta (circa 2 ettari riempita in modo incontrollato con rifiuti anche industriali ora è oggetto di bonifica perché è stata riscontrata la contaminazione da pcb e altre sostanze pericolose, sia nell’area della discarica che all’esterno), entrambe siti inquinati a Paderno Franciacorta, a poche centinaia di metri da Bosco Stella e da sottoporre a bonifica, secondo l'ufficio competente di ARPA ed alla luce dei relativi procedimenti di caratterizzazione intrapresi;
la discarica Codenotti (circa 2 ha ora parzialmente bonificata ed in attesa di essere ricoperta) in cui negli anni 80/90 sono stati scaricati rifiuti in modo incontrollato, tanto che, a seguito di segnalazioni e controlli, per due volte fu messa sotto sequestro dalla Magistratura;
la discarica Gervasoni (circa ½ ettaro), in cui sono state scaricate senza alcun controllo le terre della Fonderia Gervasoni, poi semplicemente ricoperte da terreno vegetale ed ora coltivate;
la discarica Bettoni, (circa 5 ha), in cui negli ultimi 10 anni sono stati scaricati rifiuti inerti (terre di fonderia e similari) e per la quale, alcuni controlli da parte della Provincia, hanno evidenziato la presenza di ammoniaca e cromo (infatti gran parte dei rifiuti già depositati furono accumulati in altra parte della discarica per poter impermeabilizzare con argilla il fondo e fu iniziata la realizzazione dei pozzi spia, ora in fase di copertura;
la discarica Arici (circa 4 ettari), nella quale negli anni settanta vennero conferiti in modo incontrollato rifiuti speciali e venne insediato un impianto di trattamento e separazione di rifiuti che operò per diversi anni;
la discarica Rossi (circa un ettaro), in cui sono stati scaricati rifiuti di vario genere e ora è attiva un'attività di selezione rifiuti;
la discarica CO.E.PA, ancora in attività e nella quale sono entrati e stanno entrando rifiuti inerti;
la discarica Paderno, posta in prossimità della tangenziale Ospitaletto-Concesio e riempita in modo incontrollato con rifiuti vari;
le due discariche in località Tre Cortili di Paderno (circa 2ha e 1ha) in cui sono stati scaricati in modo incontrollato rifiuti anche industriali, poi ricoperte ed ora coltivate;
la discarica Giugni (circa 1 ettaro), riempita 25 anni fa con rifiuti anche industriali, in modo incontrollato ed ora coltivata;
la discarica ASO (circa 1 ettaro) nella quale la ASO ha scaricato le proprie scorie senza alcuna precauzione, procurando l'inquinamento delle falde sottostanti; Riconvertiva trasf elett. contenenti PCB
la discarica Bettoni, discarica di inerti e assimilabili appena autorizzata che ospiterà circa 2 milioni di metri cubi di rifiuti;
la discarica Del Bono (oltre 5 ettari di inerti) più volte fermata per irregolarità;
la discarica Gottardi (circa un ettaro) attigua all’autostrada A4 e riempita in modo incontrollato con rifiuti, poi ricoperta di terra ed ora coltivata;
la discarica Travagliato località Finiletti, discarica di inerti di circa 2 ettari ricoperta e attualmente coltivata.
A queste, vanno aggiunte inoltre altre tre grandi discariche, poste a non più di 4km dalla cava di Bosco Stella:
l'enorme discarica RSU di Castrezzato,
la discarica Rovedil di rifiuti speciali non pericolosi di Rovato;
la discarica Cogeme di rifiuti speciali non pericolosi di Fantecolo.
Per quanto riguarda l'area in oggetto invece, si fa presente che la Cava Bettoni (insistente nello stesso bacino di escavazione della discarica Bosco Sella) di Castegnato, interessa un'area di circa 20ha, ad oggi cavata per tre quarti e regolamentata da una convenzione (sottoscritta dalla soc. Bettoni ed il comune di Castegnato), che prevede, una volta terminata l'attività estrattiva, un recupero ambientale della cava, anche attraverso la piantumazione di circa 5000 piante.
Nell'ambito in oggetto, esistono anche numerose altre criticità ambientali, quali ad esempio attività produttive o importanti infrastrutture viarie, comportanti consistenti impatti negativi sull'ambiente e sulla salute dei residenti:
la zona industriale del comune di Passirano (dove sono presenti anche industrie inquinanti, fonderie e galvaniche, e manca la rete della fognatura e gli scarichi percolano direttamente nel terreno);
la ditta CF Gomma (produce parti in gomma per l’industria automobilistica e da sempre è fonte di inquinamento nella zona);
l'autostrada A4 ed il casello di Ospitaletto (tratto autostradale e snodo viario tra i più trafficati e inquinati d'Italia);
la Tangenziale per la Valtrompia (arteria molto trafficata che contribuisce non poco al deterioramento dell’aria e del suolo);
la ditta ElectroMetal (che tratta rifiuti anche pericolosi, rappresentando un notevole problema ambientale per i cittadini che abitano nella zona e da circa 2 anni oggetto di attenzioni da parte della magistratura);
la ditta Ferrosider (laminatoio di notevoli dimensioni con lavorazioni pericolose);
la ditta Stefana (acciaieria tra le più grandi della Lombardia che provoca molti disagi ambientali dovuti alle notevoli quantità di emissioni);
la ditta ASO (acciaieria che produce acciai speciali e provoca notevoli disagi ambientali all'abitato fronteggiante, inoltre, nell’area di sua pertinenza nei decenni scorsi si svolgeva un’attività di smembramento dei trasformatori elettrici con fuoriuscita sul terreno degli oli contenuti);
l'allevamento di suini a Paderno (comportante inquinamento, oltre che olfattivo, anche per lo scarso controllo dei liquami, con rischio di percolamento all’interno dell’adiacente discarica Arici);
l'allevamento di suini a Castegnato (con migliaia di capi e i cui reflui zootecnici sparsi sui terreni limitrofi rendono molte volte l’aria irrespirabile);
la zona industriale di Cazzago San Martino (nella quale è stato rilevato un grave fenomeno di inquinamento da cromo);
la Seriola Nuova (canale per l’irrigazione che attraversa questa zona e che trasporta nei campi da irrigare acque maleodoranti e inquinate in quanto, vi confluiscono gli scarichi dell’inefficiente depuratore di Cazzago, oltre ad altri scarichi civili ed industriali presenti nei comuni che attraversa);
la consistente presenza di amianto (oltre 20.000 metri cubi) che, nei comuni di Castegnato Ospitaletto Passirano e Paderno, rappresenta un grave problema ambientale.
A tutto ciò vanno aggiunte le condizioni ambientali e sanitarie di questo territorio che presentano notevoli problemi e ripercussioni sulla qualità della vita e della salute dei cittadini residenti. Infatti, la popolazione dei comuni di Ospitaletto, Paderno Franciacorta e Castegnato ha registrato negli anni presenze alquanto anomale di leucemie, tanto da indurre l’ASL ad incaricare l’Istituto Superiore di Sanità per effettuare una ricerca in merito. Infatti, allegato al parere, l'ufficio ASL trasmette a Regione Lombardia, un rapporto sulla frequenza di leucemie e linfomi, in alcuni comuni della Provincia di Brescia, per gli anni 2000/2004. In questo rapporto si legge che, in seguito all'accertamento di un numero eccessivo di soggetti ricoverati a Ospitaletto per leucemie e linfomi, l'ASL ha ritenuto opportuno procedere con le relative indagini anche nei comuni limitrofi, per meglio comprendere il fenomeno.Preoccupazioni e percentuali molto alte confermate anche dalla dott.Indelicato nella relazione ASL.Potete facilmente comprendere che non e’ dovuto a dei capricci il motivo della nostra contrarieta’ ad una nuova discarica,ma e’ volta alla tutela della nostra salute,e per la responsabilità di lasciare in eredita’un ambiente vivibile alle generazioni future.Per questo,non solo non vogliamo altre discariche,ma chiediamo la bonifica dei disastri precedenti,per poter vivere ,e non dover sopravvivere a casa nostra.Sappiate che la nostra contrarieta e’condivisa dagli abitanti,e supportata dalla contrarieta’ delle amministrazioni comunali.A testimonianza di quanto sto affermando ricordo che:
-) le Amministrazioni Comunali dal 2006 ad oggi hanno continuamente manifestato la loro netta contrarietà alla realizzazione di questo nuovo impianto, motivandola con relazioni tecnico-ambientali, e che, da ultimo il 28/02/2011, con un Consiglio Comunale del Comune di Castegnato aperto ai Consigli Comunali di Ospitaletto, Passirano e Paderno Franciacorta nel quale è stato approvato un documento all’unanimità dal CC che è stato fatto proprio anche dagli altri Consigli Comunali in cui, oltre a ribadire con fermezza la contrarietà alla realizzazione dell’impianto, si sono impegnati e stanno procedendo ad apportare agli strumenti urbanistici le varianti necessarie ad evitare l’utilizzo delle cave esistenti come discariche e hanno richiesto, come da prot. N. 20110007170 del 20-05-2011 del Comune di Castegnato, alla società richiedente, APRICA S.p.A. del gruppo A2A, il ritiro del progetto presentato;
-) il Consiglio provinciale della Provincia di Brescia si è recentemente espresso, con l’unanimità dei voti, contrario alla realizzazione di questo nuovo impianto;
-) i cittadini dei nostri territori hanno manifestato la netta contrarietà alla realizzazione di questo nuovo impianto, come testimoniano le oltre 5000 cartoline che abbiamo raccolto in brevissimo tempo e che abbiamo depositiamo in Regione Lombardia e la partecipazione cospicua alle numerose iniziative promosse dai Comitati, da ultima la biciclettata dello scorso 10 settembre che ha visto la partecipazione di alcune centinaia di cittadini e di mezzi agricoli;
-) tutte le componenti politiche a livello provinciale, nessuna esclusa, si sono pronunciate assolutamente contrarie alla realizzazione di questo nuovo impianto;
-) In data 16/03/2011 i Comitati Salute e Ambiente sono stati ascoltati in audizione presso la Commissione VI, Ambiente e Protezione Civile presieduta da Giosuè Frosio;
L’ Assessore Belotti Daniele mette in risalto come "la discarica serve per i rifiuti speciali di A2A (ovvero le scorie del termo utilizzatore) e per altri rifiuti DA REPERIRE SUL LIBERO MERCATO, indipendentemente dalle previsioni del piano provinciale dei rifiuti e dalle politiche di raccolta differenziata dei Comuni.
Afferma l’Assessore Belotti che la discarica serve "alla collettività" e che "bisogna avere anche un atteggiamento di responsabilità";Noi di responsabilità ne abbiamo gia dimostrata tantissima accettando oltre il dovuto, ci aspettiamo altrettanta responsabilita’ da coloro che da una parte ci chiedono(giustamente) di adottare con i rifiuti un comportamento virtuoso,(l’abbiamo fatto e raggiunto livelli di eccellenza nella RDS fino al 78-80%),e visto che siamo bravi,coloro che a noi chiedono responsabilita’,per premiarci ci portano rifiuti da altre province ed altre regioni che magari la RDS non la fanno.I conti non tornano!
-) In data 05/05/2011 i Comitati Salute e Ambiente sono stati ascoltati in prefettura a Brescia in audizione presso la Commissione Parlamentare d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti, presieduta dall’On. Gaetano Pecorella;(Invito a Roma)
-) Il Comune di Brescia, a seguito dell’audizione dei Comitati con i capigruppo del Consiglio Comunale, nella persona del Sindaco On. Adriano Paroli in qualità di socio azionista di A2A ha invitato formalmente A2A a prendere in considerazione la contrarieta’ al progetto della nuova discarica da parte dei quattro sindaci,che con una delibera intercomunale(28 febbraio 2011) hanno richiesto all’unanimita il ritiro dell’istanza di autorizzazione.
-) A sostegno della richiesta di ritiro del progetto da parte dei Sindaci dei quattro Comuni, i Comitati sono stati ricevuti da funzionari di A2A ,nella discussione, i comitati hanno ribadito di avere il pieno sostegno dei cittadini riguardo la contrarieta’ alla discarica.Nell’occasione noi abbiamo apprezzato la gentilezza e la disponibilità al dialogo da parte dei dirigenti di A2A,ma le loro ragioni e le loro rassicurazioni non ci hanno convinto.Siamo consapevoli e rispettosi dell’importanza economica di questo gruppo,pensiamo sia legittimo pensare al profitto,ma non se raggiunto in cambio della salute dei cittadini.Una societa’cosidetta civile,al centro delle proprie attenzioni deve mettere le persone ed il loro diritto alla salute,poi giustamente ci si occupi pure anche di economia.E’ evidente che chiedere in una zona cosi compromessa il permesso per altre discariche,significa peggiorare ulteriormente la qualita della vita delle persone che ci abitano e danneggiare l’immagine della franciacorta.E le forze politiche che si avvalleranno queste richieste se ne dovranno assumere la piena responsabilità davanti ai cittadini!
-) Terminando:In data 19 agosto 2011 la Regione Lombardia ha chiesto ad A2A ulteriori integrazioni al progetto presentato che sono state inviate per conoscenza anche ai 4 Comuni, Provincia di Brescia, enti interessati;
Dunque:
CHIEDIAMO Al comune di Milano in qualita’ di socio di A2A,di sostenere in sede di CdA della stessa,la richiesta formalizzata per iscritto dai 4 comuni,ovvero il ritiro del progetto dell’impianto Bosco Stella.
Signor Sindaco,e sigg. Consiglieri sappiate che questa discarica NON SERVE A NOI CITTADINI che abitiamo e viviamo il nostro territorio.
La nostra Comunità ha dimostrato grandissimo senso di RESPONSABILITA’, contribuendo e pagando tantissimo a livello di compromissione del territorio a favore DELLA COLLETTIVITA’ ,come dimostrano le numerosissime discariche presenti. Ora diciamo BASTA. Abbiamo già dato tanto, TROPPO, come abbiamo scritto sulle nostre cartoline depositate in Regione e siamo decisi a dar forza a quanto i nostri Amministratori da tempo cercano di dire, ma ad orecchie che paiono sorde.
Il nostro territorio (ripeto)non ha bisogno di nuove discariche bensì della bonifica dei siti contaminati già presenti.
Concludo il mio intervento informandovi che i Comitati non resteranno a guardare,ma in attesa che la decisione di ritiro o diniego del progetto venga assunta, in qualità di rappresentante dei 4 Comitati salute e ambiente dei Comuni di Castegnato, Ospitaletto, Paderno Franciacorta e Passirano vi assicuro,metteremo in atto tutte le iniziative CIVILI, ma FERMISSIME, per opporci alla realizzazione della nuova discarica Bosco Stella, mobilitando la cittadinanza dei comprensori interessati, onde far comprendere che i cittadini sono stanchi di subire decisioni politiche sulla propria testa, privilegiando interessi di pochi a danno di molti. NOI DICIAMO BASTA!! Il nostro non è un NO per ragioni preconcette o per posizioni ideologiche, il nostro NO si basa sulle motivazioni suesposte, considerando quanto questo territorio ha gia' dato in termini di rifiuti!!!
Nessun commento:
Posta un commento